Quante tipologie di trituratori esistono? Quali caratteristiche analizzare per scegliere il miglior sistema.

I trituratori industriali variano in molti modi, a seconda della funzione che svolgono. I processi meccanici interni possono includere taglio, molatura, martellatura e compressione.

Molti trituratori incorporano anche meccanismi di scuotimento/smistamento. Le macchine interne possono viaggiare in direzione rotatoria, laterale o verticale. Anche le velocità dei processi interni variano notevolmente, per adattarsi ai materiali che le macchine movimentano. I trituratori possono essere parzialmente classificati in base al tipo di processo o ai processi che impiegano.

Trituratori

I trituratori utilizzano l’abrasione, spesso combinata con la compressione per polverizzare i materiali, solitamente per produrre prodotti granulari. Nei processi possono essere utilizzati ruote, tamburi e piastre. Possono essere macchine ad alta o bassa velocità, a seconda del tipo di materiale a cui sono destinate.

Granulatori

I granulatori sono impiegati principalmente per il riciclaggio della plastica da processi di produzione come lo stampaggio a iniezione. Queste unità utilizzano lame, piuttosto che superfici abrasive, per ridurre parti o ritagli, ecc. a particelle fini che possono essere facilmente riutilizzate nelle linee di produzione. Alcuni granulatori sono dotati di unità di termoformatura che trasformano l’output in pezzi di scarto o di produzione facilmente gestibili. I granulatori variano ampiamente per dimensioni e meccanica a seconda del tipo di industria, dei tipi di materiali gestiti e del luogo in cui verranno utilizzati.

Mulini

I mulini sono usati per frantumare o polverizzare i materiali. La configurazione più comune è una camera contenente un rotore rotante con lame girevoli in acciaio. La camera è tipicamente alimentata per gravità ed i fori delle griglie di uscita controllano la dimensione delle particelle prodotte. Materiale costruttivo della macchina, configurazione, distribuzione e velocità di rotazione sono alcuni dei fattori che determinano il tipo di materiale che può essere lavorato.

Nel settore dell’industria plastica, esistono due categorie principali: mulini a secco, quando il materiale da trattare arriva dagli scarti industriali, e mulini ad acqua quando lo scarto è derivante da post consumo e quindi va lavato.

L’azienda Bruno Foclieri propone entrambe le soluzioni. Nello specifico si parla di Mulini ad acqua ovvero WET e a secco. La capacità di carico varia in base alle dimensioni della bocca d’ingresso (Nella linea TOP arriva fino a 1500X1000 mm, nella EASY POWER a 2000X920 mm) . Sono sistemi di lavorazione ad alta produttività dotati di un cuore realizzato secondo tecniche di carpenteria complessa: il rotore è monoblocco, privo di saldature. Questo conferma la sua solidità e la sua robustezza.

Trituratori a cesoia

I trituratori a cesoia utilizzano taglierine rotanti o coltelli a ghigliottina per tagliare i materiali anziché polverizzare, scheggiare o macinare. Le cesoie sono disponibili in molte configurazioni diverse per diversi settori. I tipi di avanzamento, le velocità e il tipo e il numero di lame variano a seconda delle applicazioni.

Trituratori speciali I trituratori speciali, progettati per un particolare tipo di materiale, possono utilizzare combinazioni dei processi di cui sopra o dispositivi unici sviluppati appositamente per uno specifico materiale.